Malelingue FINAL

Tra-guardi

Piccoli appunti su Malelingue, i Mostri, le cose viste e quelle guardate

Sto vivendo, insieme a tutta la troupe di tecnici e attori, l’avventura di Malelingue, che è ben lontana dalla sua fine.

Nonostante si sia ancora in corsa sento che è il momento di fare qualche considerazione e provare a pensare a cosa abbiamo raggiunto fino ad ora.

Il primo traguardo è stato raccogliere i fondi necessari ed il successivo quello di prendere in mano un racconto e tirarne fuori una cosa completamente diversa. Ci abbiamo lavorato a lungo e non senza lunghi momenti di pura e sana confusione.

Successivamente, dopo molti mesi, siamo riusciti a portare a termine il progetto. Non è stato facile ed ho vissuto momenti di rassegnazione alternati ad altri di grande euforia … ma, dopotutto, sono cose che succedono ogni volta che mi trovo alle prese con un progetto.

Gli ultimi traguardi, ad oggi, sono stati ottenere riconoscimento da parte degli enti e dei finanziatori ma soprattutto essere stati selezionati da una giuria di prim’ordine tra i 29 finalisti del Festival del Cinema Nuovo di Gorgonzola (MI). Ce ne aspettano almeno altri due (di traguardi): la proiezione di giovedì 4 ottobre e la serata di premiazione (alla quale siamo stati pregati di partecipare) sabato 6 ottobre.

malelingue il film

Ma a parte i traguardi ci sono state le emozioni e lo stupore nel lavorare con i nostri magnifici interpreti, e con Graziano, il nostro protagonista, che trovandosi per la prima volta a recitare ha saputo comunque mettere tutto il suo essere nell’interpretazione ed ha aggiunto un punto di vista inaspettato alla sceneggiatura. Citando le sue parole “recitare senza recitare e’ il modo migliore di recitare. Malelingue ha dato un po’ di spazio controllato al mostro con cui convivo più o meno serenamente. Per lui deve essere stata una sorpresa (…)” … Lo è stata anche per tutti noi.
Insieme abbiamo messo in scena una storia che non può e non vuole parlare chiaramente di disabilità, ma siamo certi che ne sa far sentire l’urlo di rabbia che dentro brucia come fuoco.

Dico traguardi ma leggo tra-guardi. Rompendola in due la parola assume un significato del tutto diverso. Tra-guardi, guardi attraverso, vedi tra le cose. Ecco cos’è davvero Malelingue. Un lavoro nel suo piccolo estremo, senza troppe mezze misure, che guarda la disabilità da un punto di vista differente, che vede le cose attraverso la mente di qualcuno che convive con un mostro e sta cercando di imparare a controllarlo.

Malelingue è un lavoro che necessita di essere tra-guardato.

Devo ringraziare le persone che hanno lavorato con me.

  • Roberto Cardia per la sua assoluta precisione prima durante la regia e soprattutto dopo durante il montaggio. Occhio magico.
  • Graziano Ongetta per essere stato un attore perfetto ma soprattutto per aver dato alla storia il suo punto di vista. Mente avanti.
  • Roberto Lodi Rizzini per averci regalato il suo racconto e per non aver protestato quando lo abbiamo completamente stravolto. Da attore: buona la centoventesima.
  • Antonio Meo per la sua mano ferma, il suo occhio vigile, il suo contributo alla fotografia. Cameraman insostituibile (e chi vuole sostituirlo?).
  • Sandro Broggini e Alessandra Stirpe per averci concesso le loro orecchie sopraffine. L’audio è una cosa seria. Grazie a Sandro anche per essere stato regista in più di un’occasione e aver corretto i miei errori grossolani. Non solo orecchie.
  • Marco Castiglioni per aver montato la sua batteria, aver suonato guardando il film in diretta e infine aver prodotto un “buona la prima” di grandissimo effetto e grande sentimento. Pura classe.
  • Mattia Canape per averci creduto fin dall’inizio, ancora molto prima di quando ci ho creduto io. Visionario.
  • Valentina Minzolini, segretaria di produzione, che ha saputo sopportare il mio umore. Pazienza infinita.

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